Tempesta di fulmini sul Grand Canyon |
Le pareti della cabina sembrarono dissolversi e sopra e sotto e tutto intorno a lei vide la caverna, le sembrò di essere seduta in aria. Sussultò sulla sedia, aveva capito che quello non era un velivolo costruito dagli uomini ma da qualcuno molto ma molto più evoluto. Erano ancora nella grotta e non vedeva uscite quando la parete davanti a lei incominciò a scorrere e la visuale si aprì sul paesaggio circostante. Restò sbalordita dalla meraviglia che stava guardando, un paesaggio vecchio di due miliardi di anni, illuminato da una fascia lattiginosa che attraversava il cielo. I suoi occhi si spinsero fino all’orizzonte, dove un fronte temporalesco scagliava serie di fulmini su montagne dalla cima piatta, illuminandole, la magia di quello che vedeva risvegliò in lei un qualcosa di ancestrale che la fece sentire felice semplicemente di esistere.
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